8. PEDAGOGIA: La scuola attiva: l'esperienza di John Dewey negli Stati Uniti (da pag. 13 a pag. 22 ) libro nuovo
La scuola attiva: l'esperienza di John Dewey negli Stati Uniti
Le avanguardie della nuova pedagogia
→Una formazione adeguata ai tempi moderni
- dibattito → capire se la tradizione classica fosse ancora in grado di rispondere alle esigenze delle trasformazioni produttive e ai cambiamenti sociali o se fosse arrivato il momento di prevedere ad una formazione dei giovani adeguata alle esigenze dei tempi moderni;
→La nuova pedagogia e i collegi- convitti
- una delle analisi riguardavano i collegi- convitti la cui educazione si basava su un'antica tradizione ed erano ritenuti adatti alla formazione dei giovani;
- educazione separata = garanzia contro i rischi della vita;
- era un seminario laico→ studio severo e rigorosa disciplina;
- manifestazione delle avanguardie della nuova pedagogia →in Inghilterra, Francia e Germania vennero avviate esperienze innovative, le scuole nuove, in controtendenza con le metodologie prevalenti;
- Abbotsholme e di Bedales = primi collegi innovativi in Inghilterra
- sul modello di Abbotsholme furono prese iniziative in:
- Germania da Hermann Leitz →es. Prima casa di educazione in campagna;
- Francia da Edmond Demolins →con la scuola attiva École des Roches;
→I cambiamenti delle scuole nuove
- grande cambiamento fu nell' assicurare una disciplina non più fine a se stessa e governata da principi che risalivano alla tradizione religiosa e militare, ma ad una disciplina frutto di una gestione democratica;
⤷es. Abbotsholme funzionava come uno Stato in miniatura →preside e professori erano il governo e gli alunni il popolo;
- formazione del carattere era affidata alle capacità di adeguarsi volontariamente alle regole della convivenza;
(1865-1967)
- John Haden Badley si dedicò alla formazione di un nuovo modello di insegnante che doveva essere un uomo completo;
- la novità della proposta di Demolins si capisce solo se messa a confronto con la tradizionale fisionomia del professore liceale ottocentesco;
- il legame con il mondo della natura e le esperienze pratiche : ricorrente nelle iniziative;
→Le novità nei grandi inferiori dell' istruzione
- scuola infantile ed elementare fecero parte di questo processo rivoluzionario:
- 1896 John Dewey diede vita ad una scuola sperimentale annessa alle facoltà di filosofia, psicologia e pedagogia;
- 1907 Maria Montessori propose un metodo innovativo nell'educazione dei bambini nella Casa dei Bambini di Roma;
- 1912 Èdouard Claparède avviò un processo di innovazione scolastica nell' Institut Jean-Jacques Rousseau
Esperienze di élite
→Una scuola ancora legata a programmi tradizionali
- le iniziative furono per molto tempo accessibili solo all' élite, tuttavia ebbero rilevanza in molte parti del mondo;
- scuola secondaria di inizio '900 restò legata alle tradizioni, le scuole elementari erano impegnate a combattere l'analfabetismo infantile;
John Dewey: l'educazione tra esperienza e democrazia
coniuga la pedagogia con il FARE, bisogna mettere in atto la concezione del fare, rischiare per imparare da soli con l'esperienza → COLLEGABILE AL DIGITALE CHE CI IMPEDISCE DI SBAGLIAERE E DI AVERE MANCANZE
→Una sistemazione teorica della nuova concezione dell' infanzia
- il cambiamento in corso riguardante la pedagogia è stato paragonato alla rivoluzione copernicana, da John Dewey → cambia il nucleo dell'educazione → dal maestro al fanciullo
- lui esplora nuove pratiche di insegnamento
→Vita e opere
- nasce nel 1859 e morì nel 1952
- viaggiò molto per dare una visione più universale ai suoi studi sulla natura della democrazia
→educazione come processo psicologico e sociale
- nel suo saggio "Il mio credo pedagogico" l'educazione è presentata come un processo attraverso cui l'individuo assimila le conoscenze, le abilità, le tecniche, conquistate dall'umanità nel suo cammino storico, sia in ambito
- psicologico, dove l'educatore deve procedere soprattutto alle stimolazione e al rafforzamento delle potenzialità individuali
- sociale, dove si deve agire nella consapevolezza delle regole e dei vincoli che aiutano la convivenza tra gli esseri umani. per inserire al meglio il bambino nella società futura
→la scuola come comunità
- pe non essere "imposta" e artificiosa, la scuola va organizzata a partire dei bisogni e dagli interessi infantili e deve funzionare come ina piccola comunità dove vengono riprodotte le caratteristiche, filtrate e semplificate della vita sociale esterna;
- tutto ciò serve ad uno sviluppo progressivo dell'allievo;
- Dewey riprende questa idea → l'educazione non è un fenomeno individuale, ma un' attività sociale;
- la DEMOCRAZIA costituisce la forma di convivenza più completa fin ora sperimentata dall'uomo, MA ha un esercizio NON statico :
- esige la partecipazione attiva di tutti
- offre la garanzia che ciascuno possa dare alla società il meglio di sé
→il valore dell' esperienza
- esperienza è alla base di ogni conoscenza umana ed è l'intreccio permanente ed evolutivo tre l'essere umano e la natura → l'individuo interagisce con la natura e sperimenta la sua capacità di cambiare l'ambiente e la sua consapevolezza di esserne trasformato
- atti fisici e operazioni mentali = eventi empirici
- una teoria ha significato se è valida nell'esperienza
- la conoscenza è un sapere continuamente verificato alla luce dell'esperienza
→la teoria pedagogica
- 2 concetti fondamentali nella sua pedagogia:
- nozione di esperienze: concezione strumentale del pensiero, pensare significa quindi immergersi nell'esperienza per trasformarla
- principio della società democratica
→il sapere come processo continuo
- il sapere per lui è un processo continuo, in esso la "verità" è continuamente sottoposta alla verifica sperimentale → è "vero" ciò che siamo in grado di produrre in modo concreto e tangibile ai fini del cambiamento positivo di noi stessi e della società nella quale viviamo
- bisogna però saper distinguere le esperienze utili da quelle "infeconde";
- il pensiero frammentato è ciò a cui viene affidato il cambiamento, la sua validità poggia su una riflessione volta alla conoscenza della realtà e alla sua trasformazione
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