2. PEDAGOGIA : Verso la società alfabeta (da pag. 281 a pag. 290)

 VERSO LA SOCIETÀ ALFABETA 

L'educazione e la modernità borghese 


→ Modernità contro tradizione 

- durante XIX sec. in Europa ci fu l'affermazione della società alfabeta : coloro che sanno gli elementi base del sapere : leggere, scrivere, fare conti;

- società alfabeta = simbolo della modernità culturale e politica dei borghesi ; 

- modernità = (distacco dalle tradizioni religiose e non solo) per sottolineare: superiorità della civiltà industriale, la fiducia nel progresso, libera concorrenza, visione laica, razionalità ;


→ Scuola e modello di vita borghese 

- educazione = coinvolto nella realizzazione della nuova società ;

- moderni credevano che grazie alla generalizzazione della scuola i bambini sarebbero diventati adulti all'altezza dei tempi ;

- modello di vita borghese doveva essere ampliato a tutte le classi sociali ;

- importanza della scuola = condivisa anche da chi non credeva nella modernità → apertura di scola e sconfitta dell'analfabetismo → fiducia nell'educazione;


La questione del modello: Johann Friedrich Herbart 

 Johann Friedrich Herbart (1776-1841)

→ La pedagogia tra etica e psicologia 

- la natura della pedagogia per lui è: un sapere dotato di una propria specificità che fa riferimento sia alla filosofia morale per l'individuazione del fine educativo sia alla psicologia per le modalità attraverso cui avviene l'apprendimento; 

- il 1° punto (⇧ filosofia morale) : il perseguimento dell'educazione si svolge mediante la conoscenza e l'esercizio della volontà → Kant   

- il 2° punto (⇧ psicologia) : considera la conoscenza umana come un processo che regola il flusso continuo di rappresentazioni che possono varcare o meno la soglia della coscienza con maggiore o minore chiarezza e distinzione; 

  ↳ queste rappresentazioni formano il quadro generale del nostro sapere, atti e sentimenti;

- vita psichica e spirituale : continua presentazione alla coscienza di immagini ;


→ Il metodo herbartiano 

- la sua pedagogia si propone  come "scienza pratica" impegnata a definire sia i fini sia i modi per conseguirli ;

- nel metodo lui si affida a Pestalozzi e delle proprie esperienze di precettore e insegnante ;

- il metodo si basa di una cornice entro cui si collocano i diversi momenti educativi e di una didattica specifica per il trasferimento delle conoscenze e dei comportamenti morali ;

- 1° punto (⇧ cornice) : ci sono 3 condizioni operative : governo, disciplina/ cultura morale e istruzione; 

- punto di partenza per l'educazione: ambiente ben organizzato (governo): dove i fanciulli vengono assistiti sul piano intellettuale e nell'esercizio fisico; 

- secondo luogo non c'è educazione senza disciplina: c'è bisogno di un ordine etico, che è possibile grazie l'impiego ben ponderato di premi e castighi e la costruzione della disciplina attraverso l'apprendimento;   

- l'istruzione educativa consiste nello sforzo di creare la moralità mediante l'esercizio intellettuale. L'impegno nell'apprendimento esercita la volontà e costituisce l'occasione per la formazione del senso etico personale (che rappresenta la primaria condizione dell'ordine sociale) ;

- il suo metodo ha dettagliate prescrizioni didattiche per l'insegnanti: 

  • chiarezza
  • associazione
  • ordine sistematico 
  • metodo 

- queste prescrizioni servivano principalmente per rendere migliore l'istruzione dell'alunno; 

Il mutuo insegnamento 

→ Un'istruzione a basso costo 

- altro metodo detto : MUTUO INSEGNAMENTO → "creato" da Andrew Bell e Joseph Lancaster 

- ANDREW BELL : mutua istruzione → gli allievi più anziani si facevano insegnanti per gli allievi più giovani → metodo efficace ed economico per combattere l'analfabetismo ;

- JOSEPH LANCASTER : scuola gratuita per i poveri ; 


→ Il metodo didattico 

- nelle scuole mutue si insegnavano: scrittura, lettura e calcolo, alle bambine invece il cucito;

- unica grande stanza con un insegnante, alle pareti c'erano l'alfabeto e le operazioni aritmetiche → i gruppi di studenti passavano da un cartellone all'altro ;

- i gruppi di studenti studiavano in base al loro livello di sapere, c'era chi seguiva i cartello al muro, chi scriveva alla lavagna e chi sui quaderni, c'erano delle  fasi da superare prima di poter fare altre attività ;


→ Le critiche al mutuo insegnamento 

- l'apprendimento era visto come una catena di montaggio attraverso la quale si produceva un sapere semplice (per restare umili)

- il sistema herbartiano invece era ripetitivo e molto più oneroso dal punto di vista economico, organizzativo; 

Aristide Gabelli e la "lezione di cose"

Aristide Gabelli (1830-1891)

→ Un metodo aderente alle esperienze infantili 

- il suo approccio non prevedeva una rigorosa pianificazione dell'attività dei docenti, ma un'approfondita riflessione sulla natura della scuola elementare ; 

- "a cosa serve la scuola se dopo poco le nozioni apprese vengono dimenticate?" → efficacia della scuola è direttamente proporzionata alla capacità dei maestri di essere aderenti alle esperienze infantili; 

- propose un metodo intuitivo con il fine di portare gli studenti a diventare individui capaci di pensare con la propria testa e non a ripetere → così da renderli in un futuro cittadini capaci di pensare per inserirsi al meglio nella vita sociale;


→ La lezione delle "cose" (pag. 290)

- il maestro non deve dare un'istruzione centrata su temi astratti, senza legami con le cose e con un eccesso di fantasia → tutte le esperienze sono importanti per acquisire conoscenza e abilità; 

- rispetto al metodo herbartiano, il suo è meno preoccupato di dettagliare ogni passaggio didattico, è più attento alla natura della psicologia infantile; 

- nel metodo herbartiano l'alunno non è al centro dell'educazione, lo è il maestro. In quello di Gabelli c'è più sensibilità pedagogica attenta alle dinamiche infantili;

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