4. PEDAGOGIA : Come formare gli italiani nell'Italia unita (da pag. 307 a pag. 319)

Come formare gli italiani nell'Italia unita

La cultura liberale e democratica 

→ "Fare gli italiani"

- tutte le attenzione poste nell'educazione dei bambini dovettero incrociarsi con il Risorgimento nazionale → la formazione dell'Italia unita dovette fare i conti con svariate difficoltà (es. molti vedevano l'obbligo scolastico come un'oppressione, un po' come l'obbligo al militare)

- i contadini non credevano di avere bisogno di leggere, scrivere e fare di conto, i ceti dirigenti invece erano consapevoli dell'importanza dell'alfabetizzazione però temevano che questa potesse sconvolgere gli equilibri sociali ;

          ↳  da cui si può comprendere la famosa frase "fatta l'Italia bisogna fare l'italiani"

                                                                                                                                        ↓ 

 italiano era colui che si sentiva parte della comunità nazionale e di impegnava a trasmettere i nuovi valori della società 


→ Vincenzo Cuoco

 (1770-1823)
- sottolineò lo stretto rapporto fra il problema nazionale e la diffusione della scuola e dell'educazione popolare in diretta continuità con la precedente esperienza riformatrice illuminista; 

- l'educazione popolare poteva essere la futura evoluzione politica e sociale ;

- aiutò in un progetto per un sistema di istruzione pubblica ; 


→ Ordine sociale e sistema educativo 

- secondo Cuoco se manca un sistema educativo aperto anche al popolo (mediante una scuola frequentata da ceti più inferiori) non ci possono essere ordine sociale e comunanza di sentimenti civici; 

   ↳ pensava ad una doppia organizzazione scolastica : campagnoli e cittadini; 

- meriti a lui vanno per aver saputo prospettare soluzioni concrete e coerenti con l'esigenza del suo tempo;


→ Giuseppe Mazzini 

 (1805-1872)
- riprese alcuni aspetti del sistema educativo di Cuoco → riteneva importante il rinnovamento politico dell'Italia;

                 ↳ risorgimento dell'Italia = impossibile senza che il popolo sapesse i valori nazionali;

- 1831 → fondò la "Giovine Italia" e la "Giovine Europa" → scopo: creare giovani patrioti;

- 1837 → si trasferisce in Inghilterra e si impegnò a livello politico, sociale ed educativo; 

- dopo Unificazione tornò in Inghilterra  morì a Pisa nel 1872;


→ Pensiero e azione 

- per lui il fine dell'educazione era la presa di coscienza delle nuove esigenze date dalla storia e nel riconoscimento della tradizione nazionale in funzione del progresso del popolo; 

- centrale era il binomio "pensiero e azione" → solidarietà e sacrificio personale; 

- educazione del popolo veniva associata così all'impegno militare e finalizzata alla preparazione politica e alla partecipazione democratica di tutti; 


→ L'educazione naturale 

- ogni nazione con il tempo ha coltivato una propria concezione culturale e religiosa che andava trasmesso ai giovani ;

- "doveri" è il portare rispetto ai prìncipi della tradizione nazionale ;

- il futuro dei doveri era segnato a quelli verso l'umanità ai quali si doveva prevenire attraverso l'amore per la patria → per Mazzini dunque "NON VI È UMANITÀ SE NON C'È PATRIA" ;

- l'istruzione pubblica era vista come uno dei compiti essenziali dello stato, la libertà di insegnamento e il pluralismo erano visti negativamente perché potevano introdurre più principi in competizione tra di loro portando così a rischio l'unità morale e politica nazionale; 


Antonio Rosmini e l'educazione della persona 

 Antonio Rosmini (1797-1855)

→ La tradizione cattolico-liberale (pag. 312)

- nonostante ci fosse una cultura educativa e pedagogica laica, prima dell'unificazione dell'Italia ci fu la presenza di pedagogisti ed educatori cattolico-liberali → credenti che ritenevano possibile e auspicabile la conciliazione tra la fede religiosa e il liberalismo politico; 

- per loro i valori religiosi costituivano l'antidoto contro il rischio di un liberalismo anticlericale; 


→ Il valore della persona 

- tutta la filosofia moderna (da Locke a Kant) è storia di una chiusura della ragione nei confini del sensibile → tutto ciò si manifesta nel criticismo kantiano che rendendo sospetta la metafisica ha completato l'opera di distruzione iniziata dall'empirismo 

- cercò di elaborare un pensiero alternativo per superare il relativismo e il soggettivismo → cercò di salvaguardare la dimensione trascendente dell'antropologia cristiana e invitò ad una riorganizzazione organica del sapere, ponendo al centro la persona; 

- il concetto di persona era il nucleo della sua concezione filosofica → aveva una visione spiritualistica (≠da naturalismo e idealismo) dove l'uomo emerge come valore intrinseco; 


→ Intelligenza, sentimento e volontà 

- elaborò alcune istanze fondamentali dell'educazione cristiana;

- principio di intelligenza, sentimento e volontà → l'uomo è capace di intendere e di volere;

                                        ↳ formano un'unità perfetta 

- volontà → facoltà decisiva perché costituisce il principio di perfezionamento dell'uomo; 

- pedagogia stabilisce una gerarchia dei beni → al vertice del processo educativo c'è la "morale religiosa"; 


→ L'educazione come "diritto inalienabile" 

- la centralità assegnata alla persona implicava che la fede e la Chiesa non potessero più essere poste al servizio del potere ma dovevano mettersi a servizio dell'uomo e della società; 

- l'educazione e l'istruzione erano necessità che si radicavano nella dignità stessa della persona, educazione era intesa come perfezionamento, quindi un diritto inalienabile della persona;

- l'educazione doveva essere garantita proprio in nome dell'uguaglianza sostanziale delle persone;

- ci fu così un'anteposizione della formazione della persona alla formazione del cittadino;


→ Una didattica innovativa 

- la mente umana NON era una tabula rasa → gli insegnamenti dovevano tenere conto delle esperienze pregresse ed essere commisurati allo sviluppo dell'allievo 

- legge della gradazione → cercava di trovare un metodo universale per facilitare i processi di scolarizzazione dei ceti popolari ; 


I socialisti e l'istruzione popolare 

→ Cultura e rivoluzione (pag 318)

- accostamento tra cultura e prospettiva rivoluzionaria costituì uno dei pilastri dell'iniziativa dei socialisti 

- i socialisti miravano a sviluppare nell'individuo, grazie a forti sentimenti altruistici, una coscienza fondata sulla solidarietà con lo scopo di creare una società ispirata su valori collettivi previsti da Marx;

- i socialisti basarono le loro azioni su una sociologia scientifica → dopo che il partito acquisì forza la battaglia per l'istruzione scolastica e popolare si fece più intensa; 

- i socialisti difesero l'utilità degli asili infantili visti come un  sostengo assistenziale per le madri lavoratrici → scuola doveva essere sostenuta con iniziative come mense scolastiche e aiuti economici;


→ Le iniziative per gli adulti 

- per gli adulti fu il partito socialista ad aprire scuole centrate sulla conoscenza dei testi fondamentali per l'azione politico-rivoluzionaria e sulla discussione politica 

- la discussione politica veicolò le visioni del mondo e le regole di di vita → nei primi del '900 assunse caratteristiche organiche: camere del lavoro, leghe, federazioni di categorie, corsi di preparazione; 

- società umanitaria di Milano → vanto del movimento socialista;

- "umanitaria" → non fermarsi alla semplice beneficienza, ma operare mediante lo studio e l'istruzione e il lavoro per sconfiggere ignoranza e povertà;


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