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12. PEDAGOGIA: Pensiero femminile e modelli educativi ( da pag. 78 a pag. 85)

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   Pensiero femminile e modelli educativi  Il secolo dell' emancipazione delle donne  → Trasformazioni della condizione femminile  - notevoli cambiamenti nei rapporti tra sessi nel corso dell'800 e del '900  →  ha portato a più "parità" tra essi, nonostante ci sia ancora molto da migliorare;  - già nell'età classica si credeva ad una parità tra i due, idea che non era condivisa dalla maggior parte della popolazione, condivisa solo da un piccolo gruppo di persone;  - l'industrializzazione portò ad un aumento dell'importanza del ruolo della donna nella società, quando prima il suo ruolo era quello di moglie-madre; - movimento femminista  →   aprì un dibattito tra "conservatori" e "progressisti" - le "suffragette"  →  condussero un attacco netto, per andare contro alla visione della donna come fragile e da proteggere; - donne inglesi e statunitensi ricevettero il diritto al voto grazie agli sforzi di esse e al contributo che

10. PEDAGOGIA: La reazione antipositivistica (da pag. 38 a pag. 45)

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 La reazione antipositivistica  Contro l'attivismo  → La critica all'attivismo  - prima parte del '900 →  reazione antipositivistica  →   3 strade: filosofica: con il rilancio di pedagogie ispirate all'ideale umanistico ; politica: di creare "l'uomo nuovo" dai movimenti socialisti e comunisti; psicoanalitica - idea unanime  →  necessità di tenere conto dei tempi di sviluppo del bambino;  - promotori dell'educazione nuova  →   rifiuto di riconoscere che i fini educativi fossero intrinseci nel processo evolutivo stesso  →   la psicologia non è sufficiente a garantire il senso dell'educazione  Giovanni Gentile: la pedagogia come scienza filosofica    → La teoria pedagogica  - risoluta opposizione alle pedagogie scientifiche  - continuità tra la sua educazione e la sua filosofia basata sul superamento del dualismo realtà-spirito  - differenziazione tra maestro "empirico" e  "speculativo", in quanto il vero maestro è solo quest'u

9. PEDAGOGIA: La scuola attiva in Europa ( da pag. 25 a pag. 34)

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  La scuola attiva in Europa   Édouard Claparède: l'educazione "funzionale"   →L'Institut Jean-Jacques Rousseau - fu un centro di innovazione sul piano dell'organizzazione pedagogica (materna ed elementare) - progresso educativo in scienze dell'educazione     →L'importanza della preparazione dei docenti  - Claparède crede che una buona educazione è possibile solo se anche i docenti hanno una preparazione piscologica e un adeguato "spirito scientifico" → osservazione e sperimentazione  - gli insegnanti devono dunque studiare gli allievi e l'ambiente in cui vivono per capirne così il potenziale  →Una scuola individualizzata  - "individualizzata" perché ogni persona ha i suoi metodi di studio, le sue capacità di comprensione e tante altre caratteristiche in ambito scolastico che gli fa differenziare tra di loro;  - lui modifica il tradizionale modello scolastico per permettere a tutti di apprendere al meglio ciò che gli sta venendo ins

8. PEDAGOGIA: La scuola attiva: l'esperienza di John Dewey negli Stati Uniti (da pag. 13 a pag. 22 ) libro nuovo

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  La scuola attiva: l'esperienza di John Dewey negli Stati Uniti   Le avanguardie della nuova pedagogia →Una formazione adeguata ai tempi moderni - dibattito → capire se la tradizione classica fosse ancora in grado di rispondere alle esigenze delle trasformazioni produttive e ai cambiamenti sociali o se fosse arrivato il momento di prevedere ad una formazione dei giovani adeguata alle esigenze dei tempi moderni;  →La nuova pedagogia e i collegi- convitti   - una delle analisi riguardavano i collegi- convitti la cui educazione si basava su un'antica tradizione ed erano ritenuti adatti alla formazione dei giovani;  - educazione separata = garanzia contro i rischi della vita;  - era un seminario laico → studio severo e rigorosa disciplina;  - manifestazione delle avanguardie della nuova pedagogia  →in Inghilterra, Francia e Germania vennero avviate esperienze innovative, le scuole nuove , in controtendenza con le metodologie prevalenti; - Abbotsholme e di Bedales = primi collegi i

7. PEDAGOGIA : Dal maestro al fanciullo ( da pag. 2 a pag. ) libro nuovo

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Dal maestro al fanciullo   Una nuova concezione d'infanzia   →Un educazione che rispetta i diritti dell' infanzia - il XX sec. →  grande fiducia nell' educazione e nuova moderna visione dell' infanzia  →cresce l'interesse di protezione e di un'educazione più rispettosa dei diritti dell' infanzia;  - punto di riferimento per la nuova pedagogia = testo di Ellen Key, dove ipotizza che mettere al centro della vita pubblica e privata l'infanzia possa portare ad un miglioramento dell' umanità;  ⤷anche testi di Maria Montessori e John Dewey;  - il Novecento però non tolse le ineguaglianze tra i bambini  →anche nei Paesi del benessere c'è sofferenza, marginalità e violenza, mentre nei Paesi più poveri i bimbi muoiono a causa ddlla guerra, per la fame, per le malattie e per lo sfruttamento;  →Il novecento è il secolo di pediatria e puericultura  - nuova realtà dell' infanzia  →particolari in casa specifici per l'età del bambino;  - Novecento  →sec

6. PEDAGOGIA: Dalla modernità borghese alla modernità scientifica (da pag. 357 a pag. 365)

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 Dalla modernità borghese alla modernità scientifica  La pedagogia nell'età del progresso  → due idee guida: progresso ed evoluzionismo  - metà del XIX sec. la pedagogia si avvicina sempre di più alla fisionomia della cultura positivista  → ispirata ai valori della modernità scientifica (modernità e scienza: intrecciate)  - la modernità scientifica seguì prima di tutto August Comte   → ricostruì l'intera storia dell'uomo alla luce della nozione del progresso ( → prima l'uomo è religioso, poi perfeziona il suo modo di ragionare raggiunge così la metafisica e infine raggiunge lo stadio della comprensione scientifica grazie al ragionamento deduttivo ) ; - scienza e metodo sperimentale  → per arrivare alla verità e alla conoscenza;  - in secondo luogo seguì le teorie evolutive di Charles Darwin che misero in discussione l'idea di un'identità umana sempre uguale; → dalla pedagogia alla scienza dell'educazione  - anche la pedagogia della scienza  → anche l'ed

3. SOCIOLOGIA: Il disordine (da pag. 212 a pag. 222)

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Il disordine  Il mutamento sociale  → istituzionalizzazione e cambiamento  - nella società esiste anche il disordine, non solo le associazioni ben organizzate fondate dall'uomo, sotto forma di cambiamenti, conflitti, criminalità → deve essere sociologicamente compreso ; - i mutamenti di vario tipo accadono periodicamente, sembra essere un fatto difficile da spiegare perché la società tende a irrigidirsi nelle sue strutture ;  ⤷ nonostante ciò è diventato una caratteristica distintiva delle società moderne dove innovazione e cambiamenti sono un obiettivo ; - mutamento sociale = alterazione nel corso del tempo dei modelli di ordine sociale; - cambiamenti anche esterni al volere della società → quelli ambientali;  → i fattori di cambiamento interni alla società  - la società è in se un sistema di movimenti dove cui ciascun soggetto sociale cerca di cambiarla nella direzione che vuole  → nessuna società è statica : variazioni demografiche  → il rapido aumento degli aitanti può causare